La musica popolare calabrese affonda le proprie radici nelle tradizioni accompagnando con i suoi strumenti (chitarra, organetto, zampogna e tamburello) tutti i momenti della vita e dell’anno: dagli eventi lieti e gioiosi ( matrimoni, battesimi, feste comandate) ad eventi più tristi (funerali). Oggi la musica popolare calabrese viene riscoperta e riproposta in chiave moderna con nuove sonorità, senza però perdere di vista l’espressione folklorica che la caratterizza. Così, accanto ai tradizionali cantastorie, “mastri cantaturi” quali Otello Profazio, Enzo Laface, Micu u pulici, Mimmo Cavallaro, troviamo gruppi che hanno saputo rielaborare la musica popolare calabrese: Marasà, Lisarusa, Parafonè...
La tarantella, ballo tradizionale calabrese, racchiude le diverse espressioni musicali diffuse in Calabria, con tratti che la rendono distinguibile dalle altre del Sud Italia, specie nel ritmo. In essa sono assenti i riferimenti agli esorcismi del tarantismo (taranta pugliese), ed assume più un ruolo di danza per le occasioni festive. Riscoperta, come tutta la musica popolare calabrese, la tarantella è presente in diverse manifestazioni e festival come Kaulonia tarantella festival di Caulonia, Radici Sonore Festival di Tiriolo e Tarantella Power di Badolato .
I canti proposti qui di seguito sono un tipico esempio di musica tradizionale che si tramanda di generazione in generazione, ed eseguita da gente del popolo e spesso registrata in modo estemporaneo.
A Mastranza
A Spuntunera
Aquila bella
Ela e’lamu condà
Figlia mia nesci all’abballu
Matajola
Sant’Agazio
Strina di Mesoraca
Taragnawa
Volia lu mi maritu
Vorria jira a ra ‘merica
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