Il Monastero di San Giovanni Theristis , l’unico in Italia fondato dai monaci del monte Athos (in Grecia) si trova nelle campagne del Comune di Bivongi, in una vallata sovrastata dalle ripide pareti del monte Consolino, denominata Vallata bizantina dello Stilaro, fa parte degli insediamenti ascetici posti sulle pendici del Consolino e delle colline circostanti. Tali insediamenti erano abitati da diversi monaci così forniti di cultura, spiritualità e ascetismo, da far definire questa zona la Terrasanta del monachesimo greco – ortodosso in Calabria. E’ una zona nella quale tutto parla di monachesimo e di mondo bizantino in un territorio nel quale è fiorito il monachesimo bizantino attorno al VIII-XI secolo. L’area monastica è compresa in un ristretto pianoro a cavallo tra le fiumare dello Stilaro e dell’Assi. E’ possibile raggiungerla dopo pochi minuti di macchina lasciando la provinciale per Bivongi ed imboccando il grande ponte che la sovrasta. La basilica, dedicata a San Giovanni Theristis, risale alla fine dell’XI .
Il monastero venne intitolato a San Giovanni Theristis perché si racconta che nell’XI° secolo, in questo territorio, sia vissuto San Giovanni, un giovane monaco nato a Palermo, al quale si attribuiscono molti miracoli tra i quali quello dell’improvvisa mietitura del grano a Maroni. Da qui l’appellativo di Theristis, che appunto significa mietitore.
Con la costituzione dell’Ordine Basiliano d’Italia nel 1579 l’edificio divenne uno dei maggiori cenobi della congregazione religiosa greco-ortodossa “uniate”. Fu sede di noviziato e importante convento basiliano, fornito anche di una ricca biblioteca. Nel XVII° secolo, a causa delle scorrerie di alcuni briganti, i monaci abbandonarono il monastero e si trasferirono a Stilo nel convento di S. Giovanni Theristis fuori le mura dove vennero traslate le reliquie del “Mietitore” e dei Santi Nicola e Ambrogio. All’inizio del XIX° secolo, in seguito alle leggi napoleoniche, la basilica divenne proprietà del comune di Bivongi e dal 1994 i monaci greco-ortodossi del monte Athos vivono stabilmente nel monastero. Il piccolo monastero con alcune celle , rimane a sinistra del grande portale granitico attraverso il quale si accede al cortile e quindi alla basilica. In fondo al cortile rimangono i ruderi del vecchio monastero.
Attualmente ci vive una comunità di monaci ortodossi rumeni
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